Ripensare l'imballaggio sostenibile

Disaggregazione degli impatti del PPWR 2022 dell'UE

Negli ultimi 20 anni, è evidente che il nostro pianeta sta affrontando un problema crescente di inquinamento e rifiuti.

Questo problema è particolarmente sentito nell'industria degli imballaggi, dove l'uso eccessivo di materiali di imballaggio e la prevalenza di materiali non riciclabili e di oggetti multi-materiale, impossibili da smontare e smaltire correttamente, sono diventati una preoccupazione significativa.

Nel 2022 la Commissione europea ha introdotto il Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR). Questo per rispondere all'urgente necessità di un approccio più attento e consapevole nei confronti dell'ambiente.

Questo documento normativo delinea linee guida e obiettivi specifici che i produttori di imballaggi devono rispettare se vogliono vendere i loro prodotti sul mercato europeo. Pur essendo un passo nella giusta direzione, questa iniziativa non può essere considerata una soluzione completa alla crisi attuale.

Vogliamo evidenziare punti importanti per aiutare tutti a comprendere e rendere più sostenibile l'industria dell'imballaggio.


Inquinamento da microplastiche: una minaccia invisibile

Microplastica è un termine molto diffuso, al giorno d'oggi, ma ne conosciamo davvero il significato?

Le microplastiche sono minuscoli frammenti di qualsiasi tipo di plastica di lunghezza inferiore a 5 mm (0,20 pollici), provenienti da
o da piccoli oggetti prodotti intenzionalmente o dalla rottura di componenti di plastica più grandi.

La contaminazione da microplastica è una minaccia significativa ma spesso ignorata per la biodiversità e la salute umana, ed è un problema critico che l'attuale proposta del PPWR affronta solo parzialmente.

Il semplice passaggio dalla plastica tradizionale a quella riciclata non offre una soluzione olistica, poiché entrambi i tipi di materiali generano emissioni di microplastica durante il loro ciclo di vita. Ecco perché noi di mPackting ci impegniamo a ridurre al minimo questo tipo di inquinamento ambientale.

Infatti, uno dei nostri principi fondamentali nella creazione di mBlack è stato quello di evitare la produzione di microplastiche anche durante la degradazione del nostro materiale.

 

Riciclabilità: tracciare un percorso sostenibile

Il PPWR vuole che tutti gli imballaggi nell'UE siano riciclabili entro il 2035. L'obiettivo è che almeno il 75% della popolazione dell'UE disponga di impianti di riciclaggio, con eccezioni per i nuovi materiali.

I legislatori e le parti interessate possono esplorare lo sviluppo di sistemi di riciclaggio migliorati per i materiali biobased e biodegradabili. Questo per evitare problemi non voluti e diminuire la dipendenza dal petrolio.

Questo passo sarà fondamentale per l'introduzione e la diffusione di nuove bioplastiche, come ad esempio il PLA, che richiedono un percorso dedicato al riutilizzo.

Ancora una volta, a mPackting, sottolineiamo l'importanza di mostrare un percorso praticabile verso la riciclabilità su scala per le alternative sostenibili, assicurandoci che non vengano messe in ombra dalle soluzioni mainstream, già esplorate e in uso.

 

Percentuale minima di contenuto riciclato - Puntare in alto

Il PPWR propone anche percentuali minime di contenuto riciclato per gli imballaggi in plastica, con obiettivi ambiziosi per i prossimi anni: dal 10%, al 35% nel 2030 e dal 50 al 65% nel 2040, a seconda dell'uso finale previsto per il prodotto.

L'impegno di mPackting per la sostenibilità si estende all'incorporazione di alte percentuali di contenuti riciclati e upcycled, con l'obiettivo di rendere le sue materie prime il più possibile basate sui rifiuti o su materiali biologici, entro i prossimi cinque anni. Per massimizzare gli sforzi di sostenibilità, è fondamentale includere nella definizione di contenuto riciclato non solo i flussi di rifiuti plastici, ma anche i materiali di origine biologica, come i rifiuti forestali o di legno. Questo approccio inclusivo garantisce che gli obiettivi proposti siano raggiungibili per i materiali biobased e biodegradabili, favorendo l'adozione di pratiche sostenibili da parte dell'industria.

 

Approccio basato sull'LCA - Il futuro dell'industria

Nella ricerca di strategie efficaci per affrontare l'inquinamento da microplastiche e incoraggiare gli imballaggi ecocompatibili, è essenziale adottare un metodo radicato nella valutazione del ciclo di vita (LCA). L'LCA è un'analisi approfondita dell'impatto ambientale di un prodotto o di un materiale durante il suo intero ciclo di vita, dall'estrazione delle materie prime alla produzione, all'utilizzo e allo smaltimento.

L'implementazione di un approccio incentrato sull'LCA fornisce una visione completa degli impatti ambientali dei materiali di imballaggio, considerando aspetti quali l'utilizzo di energia, le emissioni di gas serra e il potenziale di inquinamento.

Eseguendo LCA su diverse alternative di imballaggio, come i materiali biobased e biodegradabili, i responsabili politici possono prendere decisioni consapevoli che enfatizzano la sostenibilità e riducono gli impatti imprevisti.

L'adozione dell'LCA come principio guida garantisce che gli sforzi per affrontare le sfide legate agli imballaggi e alle microplastiche siano radicati in una comprensione sistemica delle implicazioni ambientali, aprendo la strada a soluzioni realmente sostenibili.

 

Siete interessati a scoprire di più su mPackting e sul nostro approccio al packaging sostenibile? Mettetevi in contatto con noi!

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